Sentiero 1025 Strada del Verdiso
Percorso
Il sentiero 1025 Strada del Verdiso inizia dal centro di Combai (387 m) e si svolge percorrendo stradine e sentieri. Essi si sviluppano sia in boschi ombrosi sia nei soleggiati pendii delle colline della Calchera, di Duel, delle Serre e della Baiosa; le superfici, rivolte a mezzogiorno, sono quasi interamente ricoperte da rigogliosi vigneti per la produzione del vino Prosecco e del vino Verdiso.
Da Piazza Brunelli, scendiamo per pochi metri la Strada Provinciale 30 del Combai, che porta a Miane e Follina ed arriviamo alla Latteria Sociale di Combai – la Latteria Sociale di Combai fu fondata nel 1942 per raccogliere e trasformare il latte proveniente dalle numerose stalle locali. Dal 1986, trasformata in Cooperativa dell’Altamarca Trevigiana, promuove i tipici prodotti locali, come il formaggio, i salumi, il vino, il miele, i marroni. Nella piazzetta antistante è incavata nel muro una vasca che riporta il simbolo della Pro Loco di Combai e raccoglie l’acqua che sgorga dalle fauci di un leone in altorilievo; vasca e leone sono in pietra.
Passiamo davanti all’edificio della latteria, proseguendo per una stretta via e poi, individuato il segnavia dipinto sul tronco di un castagno, ci inoltriamo nel versante boscoso della Val Fontana.
![sentiero 1025 strada del verdiso sentiero 1025 strada del verdiso carrareccia](https://i2.wp.com/www.localeco.it/wp-content/uploads/2016/02/sentiero-1025-strada-del-verdiso-carrareccia-300x203.jpg?resize=620%2C419)
Carrareccia sentiero 1025 Strada del Verdiso
Il bosco è composto da varie essenze arboree ed arbustive tra le quali spicca la presenza di vetusti ed imponenti esemplari di castagno e di un sottobosco rado, ricco di felci. Giunti al fondovalle percorriamo, camminando sul greto, il Fosso della Fratta fino ad incontrare una stradina, che in breve ci porta a località Vergoman (290 m) dove si trova un’antica chiesetta dedicata a Sant’Antonio abate.
Quindi si segue via Calchera, che ci porta sul fondovalle e, riattraversiamo il Fosso della Fratta, si sale alla Calchera entrando nel suggestivo ambiente della coltivazione della vite.
Un’attenta consultazione della carta dei sentieri ci permette, continuando a salire, di arrivare alla biforcazione di una strada sterrata: a destra si raggiunge Colle Ronch, mentre a sinistra si scende al Pian de Combai (389 m), dove siamo diretti. Proseguiamo e, raggiunto il Pian de Combai, un bivio ci consente, svoltando a sinistra, di percorrere la strada che sale sul pendio rivolto a nord della costa del Duel.
![sentiero 1025 strada del verdiso sentiero 1025 strada del verdiso panorama combai](https://i2.wp.com/www.localeco.it/wp-content/uploads/2016/02/sentiero-1025-strada-del-verdiso-panorama-combai-300x225.jpg?resize=620%2C465)
Panorama su Combai, sentiero 1025 Strada del Verdiso
Arrivati sulla cresta (403 m) la si segue e, lungo il percorso, abbiamo a destra un’ampia visione del paese di Campea, della Valle del Soligo, dell’altopiano di Farrò e delle colline del Solighese; poi, a sinistra, il paesaggio si apre: individuiamo Via Calchera, la frazione di Vergoman con la chiesetta di Sant’Antonio Abate, il paese di Miane, il Santuario della Madonna del Carmine, le Prealpi Trevigiane e sulla cresta localizziamo il Rifugio Posa Puner.
Si segue quindi la dorsale verso est, per poi percorrere, nel bosco, un sentiero molto scivoloso in caso di pioggia, fino ad arrivare ad una sella dove si trova una costruzione rurale con il segnavia dipinto sulla parete rivolta a nord.
Dalla stalla una breve deviazione consente, agli appassionati, di individuare un affioramento roccioso che racchiude nell’arenaria alcuni fossili – l’intero percorso si svolge su rocce sedimentarie, arenarie e marne di ambiente marino di età compresa tra i 65 e i 25 milioni di anni. In più punti si possono osservare massi ed affioramenti rocciosi con fossili di vario tipo, tra cui spiccano soprattutto i pectinidi del genere Chlamys: si procede lungo la dorsale e dopo circa un centinaio di metri, sul bordo sinistro della stradina che si snoda tra il vigneto ed un boschetto di castagni, si ricerca il masso con i fossili.
Dalla stalletta si percorre il sentiero che si snoda, in direzione ovest e in leggera discesa, dal boscoso versante sud del Duel.
Usciti dal bosco ci si immerge tra i filari terrazzati di un rigoglioso vigneto per scendere alle Serre, dove si incontra una stradina che sale dalla strada che da Miane porta a Campea.
Al bivio sormontato da un bel ciliegio, si può compiere una breve deviazione a sinistra per vedere da vicino la chiesetta dedicata a “San Micel” – la data della costruzione della chiesetta di San Micel non è documentata ma si presume sia avvenuta intorno al 1700. L’edificio dipende dalla parrocchia di Miane e il 29 Settembre, festa di San Michele Arcangelo, si celebrava una messa propiziatoria per l’imminente vendemmia. San Michele, che in ebraico significa “chi come Dio?”, viene rappresentato dall’iconografia con la spada fiammeggiante e con la bilancia, mentre sta calpestando un drago. Seguendo l’itinerario indicato sulla carta dei sentieri, proseguiamo invece a destra e ci addentriamo nell’ambiente della coltivazione della vite, tra i filari ben ordinati e le piccole costruzioni rurali. Seguendo la strada e godendo di tanta bellezza si arriva ad una sella privata; si gira ancora a destra per risalire nuovamente il pendio del Duel. Un po’ più in basso rispetto alla strada che stiamo percorrendo, raggiungibile in pochi minuti, si trova l’azienda agrituristica familiare Riva dei Tor e poco lontano quella agricola Serre, specializzatasi nella produzione dei vini tipici locali. Aggirato il costone ovest del Duel a 372 m di altitudine, si percorre la strada che si snoda sul versante a nord e, nel varco tra gli alberi, si può ammirare uno splendido panorama sulla prativa sommità della dorsale delle Prealpi Trevigiane, sui boschi di faggi, su borgo Colmellere incastonato sul bosco di castagni, sul Santuario di Colle Ronch e sui vigneti soleggiati della Baiosa.
Giunti nuovamente al Pian de Combai si aggira Colle Ronch, si percorre il versante coltivato a vigneto, soprattutto di Verdiso della Baiosa, per poi risalire il versante posto a nord, fino ad incontrare via Miramonti, che sale a Colle Ronch da via Capovilla. In breve si scende al capitello dedicato a Sant’Antonio da Padova, che fu eretto alla fine dell’800 e che si trova all’incrocio con via Ronch. Si percorre ora la stretta via Capovilla, una volta Borgo Pedepiai, e si arriva, passando per Piazza Squillace, in Piazza Brunelli al centro di Combai, dove termina il sentiero 1025 Strada del Verdiso.
Dati tecnici
Percorso: Combai (387 m) – Vergoman (290 m) – Serre (350 m) – Duel (360 m) – Coste (400 m) – Combai (387 m)
Lunghezza: 7 km
Dislivello: 113 m
Tempo medio di percorrenza: 2.5 h
Difficoltà: facile