Grande Guerra sul Piave: itinerari nell’Alta Marca

L’Alta Marca è ricca di itinerari per chi ama viaggiare e vuole conoscerne il Territorio. LocalEco segnala 4 percorsi legati alla Grande Guerra sul Piave, diversi per mete, durata e  mezzi consigliati. Scopriamoli assieme!

I luoghi della Grande Guerra in 3 giorni

Il primo itinerario è un viaggio organizzato adatto a chi vuole trascorrere tre giorni senza doversi preoccupare di nulla. L’offerta permette a tutti (singoli, famiglie, gruppi di ogni età e provenienza) di conoscere le vicende della Grande Guerra nell’Alta Marca. I luoghi da visitare sono estremamente vari e dal corso del Piave fino a Cima Grappa, passando per il Montello, permettono di capire la diversità dei teatri di scontro. I soldati di ambo le parti dovettero spesso combattere contro la natura prima che contro l’avversario. Proprio il Piave fu una barriera insormontabile in molte occasioni.

Questo itinerario saprà soddisfare il turista più esigente. Infatti, tocca importanti mete storico-paesaggistiche legate ai combattimenti sul fronte italiano dall’autunno 1917 a quello del 1918, unendole con interessanti digressioni enogastronomiche e culturali. La parte centrale dell’itinerario si sviluppa lungo la dorsale del Montello e consente interessanti visuali sul corso del Piave. Consigliato a chi desidera una full immersion nell’Alta Marca di un secolo fa, con le comodità d’oggi.

La Battaglia del Solstizio: l’Anello del Montello

La seconda proposta è dedicata a chi vuole dedicare una giornata alla Grande Guerra sul Piave. Tra i diversi itinerari possibili, LocalEco consiglia l’Anello del Montello. L’itinerario ha come perno il Montello, altura duramente contesa nel corso delle due offensive austro-ungariche sul Piave, da cui è cinto su due lati. Strategico per diversi aspetti, divenne perno della linea italiana a ridosso del Piave durante la Battaglia del Solstizio, prima dell’offensiva finale su Vittorio Veneto che pose fine alle ostilità.

Il percorso si può seguire in autonomia, preferibilmente in auto, sostando nei punti più rilevanti, ma è adatto anche a gruppi organizzati. LocalEco lo consiglia a famiglie o piccoli gruppi che vogliono visitare i diversi punti interessanti che offre. Merita una citazione l’Osservatorio del Re: da qui Vittorio Emanuele II osservava il sacrificio dei soldati italiani impegnati a difendere e oltrepassare il Piave. Sono ancora presenti diverse postazioni sotterranee e trincee, vicino al corso del fiume, da visitare con cautela.

LocalEco consiglia anche, per l’eccezionalità dell’iniziativa, una visita alla Fondazione Jonathan Collection, tra le pochissime al mondo che ricostruisce esemplari volanti di biplani della Grande Guerra. Legata al tema del volo e della Grande Guerra sul Piave, non può mancare una visita al sacello dedicato al Maggiore Francesco Baracca. L’asso dell’aviazione cadde poco distante dal greto del fiume, ma la sua leggenda vive ancora oggi.

La Grande Guerra sul Piave: da Ponte a Ponte

Il terzo itinerario che LocalEco segnala è adatto per chi si muove in autonomia, preferibilmente in piccoli gruppi, e vuole dedicare una giornata alla Grande Guerra sul Piave. Si trova in sinistra orografica, tra il Ponte di Vidor e il Ponte della Priula. Il percorso è fattibile in auto (fermandosi dove interessa, come per il precedente) ma anche a piedi (magari per tratti, se non siete allenati o avete bimbi al seguito) o in mountain bike.

L’itinerario è sempre accompagnato dal corso del Piave, sulla cui sponda sono stati recuperati trincee, osservatori, bunker e ospedali di prima linea. Eccezionale quello in caverna sito in Località Sant’Anna di Collalto, che poco distante da alcuni ponti Romani (miracolosamente scampati ai bombardamenti) accoglieva i feriti austroungarici per un primo soccorso.

Il percorso, inaugurato nell’ottobre 2014, merita di essere visitato per gli scorci che offre, a livello storico ma anche paesaggistico. Sono rari i manufatti risalenti alla Grande Guerra sul Piave, in sponda sinistra, e questo itinerario che ne ha portati alla luce diversi inserendoli in scorci incantevoli.

Fronte del Piave: da Nervesa a Vidor

L’ultimo itinerario che LocalEco consiglia è dedicato esclusivamente agli amanti della mountain bike. Si trova di fronte al precedente, in destra idrografica. Sarebbe interessante, per i più allenati, unire i due percorsi, creando un anello di grande suggestione. E’ infatti prevista la risalita del fiume da Nervesa a Vidor, scendendo poi lungo la sponda sinistra fino a Ponte della Priula, incontrando continuamente cippi, sacrari e monumenti dedicati ai Caduti della Grande Guerra.

LocalEco invita a scoprirlo, tenendo presente il carattere torrentizio del Piave. I sentieri molto vicini al greto potrebbero risultare impraticabili dopo forti piogge o ondate di piena. Va scelto con attenzione quando affrontare il tracciato, ma esso vi ripagherà della fatica! Avrete visto scorci ricchi di storia della Grande Guerra sul Piave e incantevoli angoli naturalistici dell’Alta Marca.

LocalEco si augura che possiate percorrere almeno uno tra i percorsi segnalati, in base alle vostre preferenze. Buon viaggio!

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