Villa dei Cedri e i suoi ‘Calici di Stelle’

La villa

Villa dei Cedri a Valdobbiadene ospita ogni anno l’evento ‘Calici di Stelle’.

Ex opificio di origine ottocentesca, sorge vicino alla piazza principale di Valdobbiadene. Oggi l’edificio è di proprietà del Comune di Valdobbiadene, che ne ha permesso la rinascita e la valorizzazione. Presenta una struttura asimmetrica, con un corpo centrale e un’ala laterale. E’ circondata da un vasto parco aperto al pubblico, all’interno del quale si trova un’ area giochi per bambini.

La villa, grazie agli ampi spazi interni e al grande parco, è la sede di molti gruppi e associazioni. Grazie ai loro sforzi, in particolare a quelli dell’Associazione Altamarca, vengono organizzati numerosi eventi, corsi e manifestazioni.

Un’ occasione speciale per ammirare la villa è l’evento “Calici di stelle“, organizzato dal Consorzio Valdobbiadene ogni anno ad agosto. Presso l’enoteca, esperti sommelier propongono agli ospiti degustazioni di Valdobbiadene Docg delle aziende coinvolte. L’evento ripropone l’allestimento di un grande picnic dove i partecipanti potranno sedere sull’erba, con il naso all’insù per guardare le stelle e godersi al meglio la notte di S. Lorenzo.

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 Le mostre

Molte sono poi le mostre di genere vario, i concerti e gli eventi che la villa continua ad ospitare. Per molti anni è stata sede della “Mostra Nazionale degli Spumanti”, la più antica ed importante rassegna del settore vinicolo.

Gli eventi attirano ogni anno migliaia di operatori, visitatori e turisti da tutta Italia e non solo.

Permettono a tutti di poter ammirare gli spazi della villa, oltre che passeggiare e rilassarsi nello splendido parco sempre aperto al pubblico. Un’occasione per visitare la villa quest’anno è la mostra sensoriale “Terre di Prosecco Conegliano Valdobbiadene candidate a diventare patrimonio Unesco“. Una mostra sperimentale, con 34 riproduzioni di grande formato, ispirate a diversi momenti temporali, che dialogano con 4 profumazioni del terroir dove si coltiva il Prosecco Superiore. La mostra vuole invitare il visitatore all’immersione nel paesaggio che spesso guardiamo in modo distratto o che al turista appare solo in modo parziale. Qui viene svelato in tutta la sua rotondità e fa riflettere sulle dinamiche che hanno reso così inconfondibile il nostro paesaggio culturale, tale da meritare il riconoscimento Unesco.

valdobbiadene paesaggio

Valdobbiadene paesaggio

 

Roccat: Agriturismo e Cantina a Valdobbiadene

Se stai cercando un agriturismo unico e suggestivo nell’ Altamarca trevigiana ti consigliamo l’azienda agricola e agrituristica Roccat che si trova a circa un km dal centro di Valdobbiadene. Potrai confrontarti con una realtà ricca di storia e di tradizione, amante della natura e del buon vino, una terra che grazie alla sua unicità mondiale permette la produzione del prosecco DOCG.

L’azienda è da sempre proprietà della famiglia Codello che ha fatto propria la tradizione tipica di questa zona dell’ Altamarca del produrre il vino e che da generazioni gestisce con successo questa attività, forte dell’esperienza maturata e della profonda conoscenza di queste terre.

Roccat gestisce in proprio all’interno dell’azienda tutte le fasi che portano alla produzione del vino, dalla raccolta dell’uva all’imbottigliamento, il che è certamente garanzia di qualità del prodotto, grazie anche all’utilizzo di un sistema innovativo per la chiarificazione del vino che non prevede l’aggiunta di additivi.

Una soluzione ideale se sei alla ricerca dell’ospitalità tipica delle terre del prosecco, il contatto diretto con la natura e la voglia di assaporare profumi e sapori che l’Altamarca trevigiana offre. Potrai godere dell’agriturismo in una tra le sei confortevoli camere che sono state ricavate dalla ristrutturazione di un vecchio edificio rurale, in una splendida cornice composta da vigneti e colline.

Un agriturismo accogliente dove l’ospitalità è di casa, e dove è possibile degustare il vino Roccat avvolti dal magnifico paesaggio delle colline adiacenti Valdobbiadene. Su prenotazione infatti è possibile non solo visitare la cantina e i vigneti, ma anche scoprire il vino accompagnato da formaggi e salumi rigorosamente provenienti dall’altamarca.

Agriturismo Roccat Valdobbiadene

La posizione favorevole dell’agriturismo a solo 1 km da Valdobbiadene è comodo non solo per visitare la città, ma anche le colline che sono la culla del prosecco DOCG.

Scopri gli itinerari possibili nella sezione apposita del nostro sito (link) o visita il sito di Roccat per prenotare subito il tuo soggiorno.

Castelbrando, uno dei più grandi castelli d’Europa

Il Castello

Castelbrando, uno dei più grandi castelli d’Europa è arroccato in una posizione suggestiva e avvolto nel clima mite delle colline trevigiane.

Una funicolare panoramica permette di raggiungere il cuore del castello, inserito nel paesaggio collinare di Cison di Valmarino, nella Via del Prosecco, fra Valdobbiadene, Conegliano e Vittorio Veneto.

L’imponente costruzione e’ composta da diversi edifici differenti per epoca e caratteristiche. Durante i cinquecento anni di possesso della famiglia Brandolini, il castello venne ampliato e subì numerosi rifacimenti. Antonio Maria Brandolini, nel ‘500, incaricò illustri progettisti di realizzare il corpo centrale, con il grande salone delle feste e il parco interno. Con gli interventi settecenteschi vennero realizzati l’ enorme scalone reale e sale e saloni impreziositi da decori. Furono predisposti spazi interni per gli appartamenti privati, quelli per gli ospiti e la servitù, le scuderie, la limonaia, gli alloggi per la guarnigione, insieme ai ricoveri per le carrozze e ai magazzini di servizio. Durante la prima guerra mondiale diventò ospedale militare. Dal 1929 ritornò residenza di famiglia.

Castelbrando Cison di Valmarino

Castelbrando Cison di Valmarino

L’albergo

Il castello è oggi uno dei più grandi e funzionali d’Italia. Vi si può soggiornare scegliendo tra le 80 eleganti camere, suite e appartamenti. L’hotel offre una vasta gamma di servizi, dai ristoranti al centro benessere, ai teatri, bar, aree museali, saloni per congressi, cantine ed enoteche. Ogni estate una manifestazione davvero unica fa rivivere a Cison di Valmarino il fasto settecentesco di questa vallata. Si tratta della rassegna ‘Artigianato Vivo‘, quando i borghi medioevali si animano con un susseguirsi di luci, suoni e colori. Arroccato sul promontorio, Castelbrando domina la scena. In questo paesaggio da cartolina spicca con la sua maestosità ed eleganza. L’occasione perfetta per visitare il castello in notturna. Una dama d’altri tempi vi accompagnerà tra i saloni e i corridoi del castello per raccontarvi i suoi segreti, le leggende e i misteri che lo abitano.

Ma sono numerose le occasioni per fare visita al castello. Durante l’anno vengono organizzati eventi di vario genere. Dai mercatini di Natale alla festa di Capodanno, ai concerti d’Altamarca e alla milonga in castello, alle numerose mostre d’arte e al concorso internazionale di poesia.

Ma il castello potrebbe essere anche la location perfetta dove celebrare il vostro matrimonio. Lo staff dell’hotel vi offrirà la propria consulenza sugli allestimenti e sui dettagli della tavola, sui fiori, sulle regole del galateo e sulla musica.

Ricco di storia e di leggende, CastelBrando accoglie i suoi ospiti con fascino austero ed elegante.

Castelbrando Cison di Valmarino

Castelbrando Cison di Valmarino

Il Prosecco tra Passato e Presente

Prosecco, antico vino di un grande territorio

“Puxinum, Pucinum, Prosecho, Glera”, sono solo alcuni nomi con i quali in passato è stato conosciuto il Prosecco.

Storico vino che ha saputo esprimere la proprie caratteristiche di freschezza e giovialità sin dai tempi dei romani, infatti, era molto apprezzato da Livia, imperatrice e moglie dell’imperatore Augusto, ma molti altri hanno decantato le lodi di questo vitigno che ha saputo regalare e tutt’ora regala magnifiche emozioni a chi lo degusta. Dal poeta S. Veneziano Fortunato al famoso Aurelio Acanti con la sua opera il “Roccolo Ditirambo” al Villafranchi dove nel saggio “Enologia Toscana”descriveva le origini di questo vitigno nel golfo di Trieste, fino a nomi noti che si sono portati fino ai nostri giorni come Francesco Maria Malvolti e Antonio Carpenè che hanno contribuito all’iniziale espansione di questa varietà e al suo studio.

Il Prosecco ha saputo mantenersi nel corso dei secoli anche grazie agli sforzi compiuti dai singoli viticoltori che lavorando appassionatamente e sapientemente, hanno portato ad elevati standart di qualità questo famoso vino. Attualmente con il termine “Prosecco” viene riconosciuto il vino ottenuto dalla Glera, il nome con il quale viene identificato il vitigno atto a diventare Prosecco.

Prosecco nel triveneto

Zona di Produzione Prosecco DOC e DOCG 

La coltivazione di questa varietà è consentita in due regioni (Friuli Venezia Giulia e Veneto) ma con delle limitazioni, infatti, il Prosecco DOC viene coltivato in entrambe le regioni e in 9 province autorizzate: Trieste, Gorizia, Udine Pordenone, Treviso, Belluno, Venezia, Padova, Vicenza. Quando la raccolta delle uve, la vinificazione e l’imbottigliamento avvengono completamente nelle province di Treviso e Trieste, si possono usare le menzioni speciali Treviso o Trieste a sottolineare il valore particolare che queste due province hanno ricoperto all’interno della storia del Prosecco.

Di Prosecco DOC esistono tre tipologie: “Spumante”, “Frizzante” e quella meno nota “Fermo”, a sua volta, la tipologia “Spumante” può essere vinificata con le diciture Extradry, Dry e Brut a seconda del contenuto zuccherino residuo

Spostandosi esclusivamente in terra Veneta, il Prosecco assume connotazioni territoriali diverse e più ristrette, infatti il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG viene prodotto esclusivamente nelle colline di Conegliano e Valdobbiadene in un territorio costituito da 15 comuni e comprendendo le due capitali del Prosecco, Conegliano come centro di ricerca e sviluppo e Valdobbiadene come cuore produttivo e storico della varietà

I vitigni utilizzati per la produzione del Prosecco DOCG, tranne che per la sottozona Cartizze, sono essenzialmente la Glera più altri vitigni minori e storici della zona come Verdiso, Glera Lunga, Bianchetta Trevigiana, Perera, ma anche varietà come Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay e Pinot nero vinificato in bianco. In questo caso abbiamo delle sottozone con le quali il nome Prosecco può essere accompagnato e sono: “Rive” da una dicitura dialettale che significa pendio, identifica la produzione ottenuta dai vigneti più ripidi e vocati con uve provenienti da un unico Comune o frazione di esso, per esaltare le caratteristiche che il territorio conferisce al vino. Nella denominazione sono presenti 43 rive, ed ognuna di esse esprime una diversa peculiarità di suolo, esposizione e microclima. Nel Rive la produzione è ridotta a 13 t per ettaro, le uve vengono raccolte esclusivamente a mano e viene indicato in etichetta il millesimo.

Vertice qualitativo e sintesi aurea della denominazione, il Cartizze proviene da una sottozona disciplinata fin dal 1969 di soli 107 ettari di vigneto, a forma di pentagono, compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. Da una perfetta combinazione tra microclima dolce e terreni molto antichi ne deriva un vino unico nel suo genere sia come sapori ed emozioni che riesce a dare, sia come vitigno, infatti, l’unico vitigno con il quale è concessa la produzione di Prosecco Superiore del Cartizze è la Glera.

Per non salutarvi con l’amaro in bocca, sarete accompagnati in una breve descrizione degli abbinamenti possibili con il Prosecco distinguendolo per concentrazione zuccherina:

Tipologia Brut: Si apprezza con antipasti di pesce e di verdure, a primi classici della tavola italiana come una semplice pasta al pomodoro, e se volete un sapore più esotico provate invece con il sushi o il sashimi

Tipologia Extra Dry: Dal freddo dell’inverno all’estate più solare l’extra dry si sposa bene con minestre di legumi, frutti di mare, paste con delicati sughi di carne, formaggi freschi e carni bianche in particolare con il pollame.

Tipologia Dry: Con una elegante nota abboccata, è apprezzata con dolci a pasta secca o con i cibi piccanti della cucina fusion.